Il trasporto merci su strada assorbe consistenti volumi di traffico, ma non è esente da rischi.
I dati del Conto Nazionale delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che fanno riferimento ai veicoli di portata utile non inferiore ai 35 quintali immatricolati in Italia, rivelano che complessivamente nel 2020 sono state trasportate 993.601 migliaia di tonnellate di merce su gomma, di cui:
- 137.040 in conto proprio
- 796.558 in conto terzi
Oltre al rischio connesso alla circolazione stradale, l’intero ciclo lavorativo dell’autotrasporto e della logistica presenta condizioni potenzialmente pericolose. Tra queste vi sono ad esempio l’efficienza del mezzo, la merce trasportata e tutte le attività relative alle operazioni di carico e scarico.
Dunque nei prossimi paragrafi dapprima approfondiremo quali sono i rischi nel trasporto merci su strada e successivamente vedremo come tutelarsi al meglio con le nostre soluzioni assicurative.
I rischi nell’autotrasporto merci e nella logistica
Tra i rischi dell’autotrasporto merci e del comparto della logistica figurano quelli correlati a:
I rischi per la merce trasportata
Tra i rischi del trasporto merci su strada un capitolo a sé stante è dedicato proprio al carico trasportato. A seconda di quest’ultimo e del tragitto da percorrere, solitamente si utilizzano autocarri, autotreni e autoarticolati oppure automezzi specifici, quali bisarche, cisterne, silos, autocarri frigoriferi e mezzi omologati per trasportare animali vivi.
La tipologia di materiale è varia e può comprendere generi alimentari, effetti personali, beni di valore, merce deperibile, fragile, fuori sagoma, a temperatura controllata.
Va da sé che il trasporto su gomma, oltre ad avere una capacità inferiore rispetto ad altri mezzi di trasporto, espone il carico al rischio di:
- perdita, totale o parziale, durante il trasporto
- deterioramento
- esplosione o incendio in presenza di materie esplosive e infiammabili
- furto e rapina
- danneggiamento durante le fasi di carico, scarico, movimentazione, stoccaggio e sosta.
Il rischio nelle merci pericolose
Le merci e i rifiuti classificati come pericolosi, ossia quelli che per loro natura possono arrecare danni a persone, proprietà e ambiente, compromettendone la sicurezza.
Pertanto la gestione del rischio nel trasporto su strada di merci pericolose è disciplinata a livello internazionale dall’accordo ADR elaborato per la UE dalla Commissione economica delle Nazioni Unite. Quest’ultimo impone determinati requisiti di operatività, che spaziano dalla classificazione del pericolo all’imballaggio, dall’etichettatura fino alla redazione dei documenti di trasporto.
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I rischi nel trasporto merci su strada e nella logistica per la persona
I rischi per la persona operante nel settore dell’autotrasporto merci e in ambito logistico sono connessi:
- alla circolazione stradale, con la conseguente probabilità di rimanere coinvolta in un sinistro ed arrecare anche danni a terzi
- ad eventi di tipo infortunistico e malattie professionali.
I rischi alla persona nei sinistri stradali
Oltre a mettere a repentaglio l’incolumità dell’autotrasportatore e di eventuali passeggeri, un sinistro può comportare:
- il coinvolgimento di altri utenti della strada
- l’investimento di terzi durante la circolazione
- il rischio di intossicazione laddove si trasportino sostanze tossiche
- i danni a terze persone in seguito alla perdita del carico instabile durante la marcia
Come confermato dall’analisi sui sinistri dei mezzi pesanti 2021, il rischio di incidente è spesso imputabile a comportamenti individuali scorretti, quali alta velocità e distrazione. In quest’ottica è fondamentale rispettare il Codice della Strada, così come i tempi di guida, pausa e riposo, per scongiurare stanchezza e colpi di sonno.
In percentuale residua, la condotta rischiosa dei conducenti è favorita anche da alcune condizioni ambientali legate alla rete viaria. A tal proposito il Documento Strategico della mobilità stradale 2022-2026 definisce una serie di strategie e interventi che puntano ad implementare la sicurezza delle infrastrutture stradali, così come il trasporto intermodale e la sostenibilità.
I rischi di tipo infortunistico e malattie professionali
La formazione sulla sicurezza per i rischi nella logistica e nel trasporto merci, calibrata sulla specificità di ogni azienda, delle sue attrezzature e dei suoi mezzi, nonché della merce trasportata, serve tra l’altro a prevenire:
- le lesioni in caso di infortunio alle parti del corpo più esposte, ovvero torace, mani, colonna vertebrale, capo, volto e braccia
- gli infortuni più frequenti, come gli scivolamenti, i movimenti scorretti, le cadute, gli urti causati dal lavoratore o da terzi. Tali eventi possono accadere nello svolgimento di operazioni quotidiane per gli autotrasportatori, come la discesa dalla cabina di guida oppure l’aggancio di un semirimorchio o rimorchio
- l’investimento con mezzi o materiali durante la movimentazione meccanica o manuale dei carichi
- le lesioni vertebrali dovute agli effetti dannosi delle forti vibrazioni
- le malattie cardiovascolari da stress che possono insorgere a causa di eccessivo lavoro notturno e orari di alimentazione irregolari
- le alterazioni muscolo scheletriche causate da una postura scorretta
- il contatto accidentale con eventuali sostanze pericolose trasportate
Dunque, il datore di lavoro ha l’obbligo di tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori attraverso la valutazione di tutti i rischi a cui quest’ultimi possono essere esposti.
I rischi per il mezzo di trasporto
Il rischio generale di ogni mezzo di trasporto è legato alla sua efficienza, pertanto i controlli periodici e la manutenzione del veicolo restano fondamentali per poter lavorare con tranquillità. Tuttavia, queste premure spesso non bastano a scongiurare guasti all’automezzo o agli pneumatici.
In più, i mezzi di trasporto sono soggetti ai seguenti rischi:
- danneggiamento in seguito ad incidente stradale
- furto e rapina, anche tentata
- incendio
- rottura, smarrimento o furto di chiavi
Le conseguenze di un sinistro correlate ai rischi dell’autotrasporto merci
Una volta illustrati i rischi relativi all’autotrasporto merci, è facile intuire come le conseguenze di un sinistro possano essere deleterie per qualunque azienda. Che si tratti di merci, persone o mezzi di trasporto, le ripercussioni sono in grado di compromettere il regolare svolgimento dell’attività lavorativa.
Per esempio, in seguito ad un incidente durante il trasporto, il carico potrebbe subire un danneggiamento parziale o totale. In queste circostanze si applica l’art. 1693 del Codice Civile, che attribuisce al vettore la responsabilità della perdita o dell’avaria della merce ricevuta fino al momento della consegna, a meno che quest’ultimo non fornisca una prova liberatoria.
Tuttavia, ad esclusione del dolo e della colpa grave del vettore, il risarcimento di questa tipologia di danno prevede delle limitazioni:
- fino ad 1 euro per ogni chilogrammo di peso lordo di merce perduta o avariata nel trasporto terrestre nazionale
- fino a 8,33 Diritti Speciali di Prelievo per ogni chilogrammo di peso lordo in ambito internazionale
Ulteriori danni a carico del datore di lavoro, seppur indiretti, sono rappresentati dall’assenza lavorativa dell’autotrasportatore rimasto coinvolto in un sinistro, la cui responsabilità è imputabile a terzi.
Senza dimenticare le onerose spese da affrontare laddove si presentassero controversie, sia giudiziali che stragiudiziali, per ottenere il giusto risarcimento.
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Nel dettaglio:
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- RC Autocarro e RCTO coprono i danni involontariamente causati a terzi, rispettivamente durante la circolazione stradale e nello svolgimento dell’attività professionale. In aggiunta, la polizza tutela il Datore di lavoro dai danni per infortuni e malattie professionali subite dai propri dipendenti.
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